Ecco una sintesi delle ultime disposizioni dell’INPS.
Per maggiori dettagli: https://bit.ly/bonus200inps
Ecco una sintesi delle ultime disposizioni dell’INPS.
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Istruzioni sull’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti.
Potranno ricevere il contributo i lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, titolari di uno o più rapporti di lavoro, a patto che abbiano beneficiato per almeno un mese nel primo quadrimestre del 2022 dell’esonero contributivo dello 0,8%. Il datore riconoscerà in modo automatico il sostegno, previa acquisizione di una dichiarazione da parte del lavoratore di non essere titolare di trattamenti pensionistici, a carico di qualsiasi forma previdenziale, di trattamenti di accompagnamento alla pensione e di Reddito di Cittadinanza. Ove il lavoratore sia titolare di più rapporti, potrà chiedere il pagamento dell’indennità a un solo datore di lavoro, specificando nell’autodichiarazione di non aver fatto analoga richiesta ad altri datori.
Qui tutti i dettagli: https://bit.ly/3Qlsd2v
Contributi a fondo perduto. Decreti Ristori e Ristori bis
Dal 20 novembre e fino al 15 gennaio 2021, è possibile inviare le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti “Ristori” e “Ristori bis” per i contribuenti che non avevano presentato l’istanza al precedente contributo previsto dal decreto “Rilancio”. Per chi aveva già presentato la domanda la scorsa primavera, infatti, l’accredito delle somme sul conto corrente avviene in maniera automatica.
Entrambi i contributi si rivolgono ai titolari di una partita Iva attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non cessata al momento della presentazione della domanda. In particolare, gli ulteriori requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto del decreto “Ristori” sono due: esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella dell’allegato 1 del decreto e avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Quest’ultimo requisito non è invece necessario se la partita Iva era stata attivata a partire dal 1° gennaio 2019.
Il contributo previsto dal Decreto Ristori-bis è destinato esclusivamente ai titolari di partita iva che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (le cosiddette regioni “rosse”). Gli altri requisiti sono analoghi a quelli del contributo del Decreto Ristori: esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella contenuta questa volta nell’allegato 2 del Decreto Ristori bis; se titolari di una partita Iva aperta prima del 1° gennaio 2019, avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Infine, sempre come per il contributo precedente, la partita Iva del richiedente deve essere stata attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non deve essere cessata al momento della presentazione della domanda.
Come presentare l’istanza
La domanda di accesso ai contributi va presentata via web mediante il portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate oppure attraverso l’utilizzo di un software di compilazione e un successivo invio attraverso l’applicativo “Desktop telematico”. L’autenticazione potrà avvenire con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia, tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Nell’istanza devono essere indicati i codici fiscali del richiedente, dell’eventuale rappresentante o intermediario, le informazioni sulla sussistenza dei requisiti e l’Iban del conto corrente su cui ricedere l’accredito.
Una nuova area tematica per tutti i ristori
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata creata una nuova area tematica, raggiungibile direttamente dalla Home page, che raggruppa le informazioni su tutti i contributi a fondo perduto finora istituiti. Al suo interno è possibile trovare informazioni sulla procedura di richiesta del contributo, sul calcolo delle somme spettanti, su cosa fare in caso di errori e sulle deleghe degli intermediari, oltre al riepilogo dei riferimenti normativi e dei provvedimenti emanati dall’Agenzia.
A questo link è possibile scaricare la guida relativa completa dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a dicembre 2020.
Lo Studio Luisa Mariani è disponibile per qualsiasi approfondimento e per l’assistenza alla compilazione delle richieste di contributo.
In rampa di lancio il primo tassello della riforma Irpef, in attesa di una più strutturata modifica alla tassazione dei redditi da lavoro. Passa a 100 euro l’importo del bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti già beneficiari del credito Irpef di 80 euro. Percepiranno per intero il trattamento integrativo sugli stipendi i lavoratori con redditi compresi tra 26.600 e 28.000 euro, precedentemente fuori dalla platea di beneficiari del bonus Renzi.
Continua la lettura di Bonus Renzi e cuneo fiscale: come cambia la busta paga dal 1° luglio 2020
I RAPPORTI DI LAVORO INTERESSATI DALL’OBBLIGO E LE MODALITA’ DI PAGAMENTO AMMESSE
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro illustra le modalità operative e le criticità del nuovo obbligo, in vigore dal 1° luglio 2018, di corrispondere le retribuzioni esclusivamente con modalità tracciabili, con le modalità appositamente individuate dalla Legge di bilancio 2018.
Rapporti di lavoro inclusi
La nuova disciplina si applica a tutte le tipologie contrattuali di lavoro subordinato a tempo determinato ed indeterminato, alle collaborazioni coordinate e continuative, e ai contratti di lavoro instaurati dalle cooperative con i propri soci.
Continua la lettura di Tracciabilità delle retribuzioni