Archivi categoria: Pensioni

Proroga Opzione Donna

Sono disponibili sul sito INPS le istruzioni per la pensione anticipata “Opzione Donna” 2023.

La norma si applica alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni (requisito ridotto di un anno per figlio nel limite massimo di due anni).

I dettagli: https://bit.ly/41Pvpcu

Per l’INPS il componente delle unioni civili è un coniuge

Unioni civili
Unioni civili

L’Inps, con il messaggio n. 5171 del 21 dicembre 2016 fornisce alcuni chiarimenti circa la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze.

L’Istituto precisa che a decorrere dal 5 giugno 2016, ai fini del riconoscimento del diritto alle prestazioni pensionistiche e previdenziali (es. pensione ai superstiti, integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, successione iure proprio, successione legittima, etc.) e dell’applicazione delle disposizioni che le disciplinano, il componente dell’unione civile è equiparato al coniuge.

Leggi il comunicato dell’INPS unioni civili

 

Esodo dei lavoratori: garanzia del datore di lavoro

A seguito di richieste di chiarimenti l’INPS, con messaggio n. 4095 del 12 ottobre 2016, ha inpsfornito nuove precisazioni in merito alla corretta predisposizione della garanzia fideiussoria che il datore di lavoro deve presentare all’Istituto ai fini dell’accesso alla prestazione di esodo a favore dei lavoratori prossimi a pensione.
Infatti la legge stabilisce che, per accedere alla prestazione di esodo, il datore di lavoro presenti all’Istituto una fideiussione bancaria a garanzia dell’adempimento degli obblighi assunti nei confronti dell’Istituto stesso, aventi ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa correlata.
La prestazione di esodo e la relativa contribuzione correlata, vanno maggiorate di una parte variabile, pari almeno al 15 % della predetta provvista, in funzione delle successive determinazioni adottate dall’Istituto.
Specifica quindi il messaggio INPS che nel corpo della fideiussione dovrà essere indicato espressamente (in cifre e numeri), oltre che l’importo relativo alla “parte fissa”, anche l’importo della “parte variabile”.
Inoltre, per una più puntuale predisposizione del prospetto di quantificazione dell’onere, occorre tener presente che:

– nel caso in cui il lavoratore abbia prestato attività lavorativa presso il datore di lavoro esodante per un periodo inferiore ai 2 o 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, va segnalata la criticità all’Istituto che provvederà a determinare il valore della contribuzione correlata e della relativa retribuzione ai fini della predisposizione della fideiussione e della determinazione della contribuzione correlata da versare (tale informazione va comunicata dal datore di lavoro esodante dandone evidenza nel file contenente i dati dei lavoratori allegato al modello Sc77);
– con riferimento alle domande di accesso alla procedura di esodo presentate a decorrere dal 1° maggio 2015, per la determinazione della misura della contribuzione correlata, l’imponibile previdenziale cui fare riferimento è quello dell’ultimo quadriennio;
– il piano relativo ai lavoratori interessati dal “programma di esodo” presentato dai datori di lavoro deve essere annuale. Solo eccezionalmente, in ragione per esempio dell’elevato numero di lavoratori interessati, è possibile prevedere più di un piano di esodo annuale, previa autorizzazione dell’Istituto.


Questa notizia è curata dalla redazione dello Studio Luisa Mariani, consulente del lavoro con sede in Lissone.
La redazione è composta da uno staff di professionisti, dediti alla ricerca e all’approfondimento, sempre al fianco del cliente per offrirgli la più completa consulenza del lavoro e fiscale e garantirgli un costante aggiornamento.

Pensioni Firmato verbale condiviso

In data 28 settembre 2016 Governo e sindacati hanno firmato, presso il Ministero del post-19Lavoro, un verbale condiviso sul sistema pensionistico che rappresenta la sintesi del lavoro fatto con i sindacati negli ultimi mesi.

Tuttavia, come commentato dai rappresentanti sindacali firmatari, è stata affrontata solo una parte dei problemi per cui i lavori devono proseguire.

Come chiarito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il confronto proseguirà sui lavoratori precoci e per definire la platea che potrà usufruire dell’Ape sociale anche se la Cgil non condivide il prestito pensionistico.

Per lo Spi Cgil, finalmente si danno risposte ai pensionati e ai pensionandi con interventi su:

  • quattordicesima;
  • no tax area;
  • lavori usuranti;
  • lavoratori precoci;
  • ricongiunzioni onerose.

Ad ogni modo, il verbale sottoscritto con le Organizzazioni sindacali prevede due fasi di cui la prima contiene interventi che saranno realizzati con la prossima legge di bilancio mentre la seconda fase riguarda interventi strutturali più complessi che necessitano di approfondimento.

La news del Ministero del Lavoro del 28 settembre 2016 elenca i punti da realizzare nella prima fase, ovvero:

  • riduzione delle imposte sulle persone fisiche per i redditi da pensione;
  • aumento dei trattamenti pensionistici di importo basso;
  • cumulo gratuito dei periodi contributivi;
  • lavoratori precoci;
  • lavori usuranti;
  • nuova forma di sostegno all’uscita flessibile dal mercato del lavoro – APE;
  • uscite anticipate e flessibilità della previdenza complementare – RITA.

    Questa notizia è curata dalla redazione dello Studio Luisa Mariani, consulente del lavoro con sede in Lissone.
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